MARVEL IT presenta:
I FANTASTICI QUATTRO #1-3
CODICE BINARIO
(Ultimate Edition)
di Fabriozio "Mr.
T" Tabiani
Introduzione.
Questa
è la prima saga dei Fantastici Quattro made in MarvelIt (Dicembre 2000) raccolta
in un'unica soluzione.
Il mio contributo alla serie regolare si conclude qui; impegni pressanti mi
hanno portato a dilatare i tempi di "consegna" dei numeri successivi.
Ecco allora che sono andato a caccia di un nuovo scrittore (e presto saprete
chi è), nel frattempo alcune idee per il primo gruppo Marvel prenderanno corpo
in varie miniserie, su tutte la ripresa e conclusione di "Mirror,
Mirror".
In questa versione definitiva di "Codice Binario" ho aggiunto
un epilogo, ossia il prologo di "Mirror, Mirror"; la prima parte di
"Mirror, Mirror" (FQ #4) verrà tolta dalal succesione cronologica dei
racconti e prima o poi svelata in una mini: col #4 di FQ arriverà un nuovo
scrittore e le sue storie inizieranno idealmente dopo il viaggio nella Zona
Negativa accennato alla fine della storia che andrete a leggere qui di seguito!
Ciao! Spero che vi sia piaciuto l'approccio sci-fi agli FQ e che vi divertiate
almeno quanto mi sono divertito io con Reed, Sue, Ben, Johnny, il piccolo
Franklin e l'accoppiata Lockdown & Rosetta Stone!
* * *
FQ #1
Shadow
City è un agglomerato di tredici milioni di abitanti, non uno di più o uno in
meno. Il crimine, come ogni altra attività o evento in città è ogni anno
costante, non un punto percentuale in più o in meno.
Jack d’Fiori corre, veloce come una pallottola; stretto al tamburo che ha nel
petto tiene gli oggetti di tanta pena, un paio di collane, qualche pietra
preziosa. Jack d’Fiori e gli altri del Poker non erano mai andati così vicini e
se per quello Jack d’Fiori non era mai andato così lontano. Sette tentativi nei
momenti liberi in cui non si trovavano dietro le sbarre e il poliziotto della
città d'ombra li aveva fermati ancora prima di entrare nella gioielleria.
Stavolta non fu l'uomo dalla maschera metallica inespressiva a fermare la pazza
corsa di Jack d'Fiori, ma la sua parter. Una corsa preferenziale sui cornicioni
scivolosi e sporchi di escrementi di piccione per sopravanzarlo, un'imboscata
all'angolo retto di un vicolo che più buio non si può e un impeccabile
sgambetto lo misero senza sforzo al tappeto.
Quando la polizia giunge sul posto e trova oltre la refurtiva un Poker di Jack
immobilizzato e imbavagliato, Lockdown e l'incappucciata compagna d'avventure,
Rosetta Stone, già sfrecciano spinti dalla turbina del Midnighter Runner verso
il loro QG segreto nelle catacombe della faraonica villa di lei.
"Non te n’era scappato uno fino ad ora, Lockdown".
"Fare in modo che il Poker ritorni dove è giusto che sia, in prigione,
lasciando spazio a un pò di esercizio fisico, ero sicuro ti avrebbe fatto
piacere, Rosetta."
"E' stato piacevole, sì, ma ultimamente non è una sorpresa. Chiamami
paranoica, ma sono preoccupata Lockdown. Il tuo corpo conosce i giusti
movimenti in ogni situazione, ma la tua mente è … lontana, lo percepisco."
La visiera alzata, i lineamenti decisi del volto nero di Lockdown si
contraggono come per spezzarsi, lo sguardo fisso davanti a sé cerca qualcuno
che se n'è andato via da tempo "Non c'è nessuno in questa città che possa
sfidarmi da eguale, nessuno che possa mettermi in seria difficoltà, alla fine
li catturo, tutti.”
I loro occhi si incontrano ed entrambi sanno che non possono più nascondersi la
verità "Mi sembra che tutto ciò non abbia più senso, Rosetta. Non finché
all'unico uomo che sia riuscito a sfuggirmi non stringerò le manette ai
polsi."
Anche quest'anno i crimini non risolti sono dello 0%, non un punto percentuale
in più o in meno.
“Mi
guardo allo specchio e quello che vedo non mi piace. Non sono l’abbozzo di
qualche ruga o l’opaco livore delle borse sotto gli occhi, ma è uno sfuggente
velato tormento. Come una maschera, mi oscura il volto. Chiudo gli occhi, li riapro
e non c’è più. Mi dico che va tutto bene, abbasso le difese ed è allora che
avviene.
Fisso con terrore la mia pelle lacerarsi e lasciare spazio ad una scorza dura e
squamosa. Un urlo disumano mi stringe la bocca dello stomaco. Mio Dio, nei miei
occhi non c’è paura... Sono io che urlo il richiamo del cacciatore!
Mi volto e Reed è dietro di me, paralizzato dall’orrore. Consapevole delle miei
azioni, i miei artigli e le mie zanne sono su di lui. Non provo pietà, lo
odio.”
“E’ la prima volta che esprime un sentimento forte raccontando il sogno, Mrs.
Richards. L’istinto del predatore ha lasciato il posto ad un’azione
deliberata?”
Susan Storm Richards, i biondi capelli raccolti dietro la nuca, gli occhi
azzurri belli come i lineamenti del suo giovane viso, siede di fronte a un uomo
comune nella professione, ma non nell’aspetto. L’osserva per un lungo istante.
Il corpo farebbe invidia al più blasonato bodybuilder, ma sono i lunghi
capelli, verdi come l’iride degli occhi a tradirne l’origine. Doc Samson era un
psichiatra come tanti finché una più profonda comprensione della complessa
personalità dell’incredibile Hulk non lo spinse ad avere un contatto diretto
con le radiazioni Gamma, generatrici del gigante di smeraldo.
Il sorriso malinconico che accompagna l’intuizione con cui da un senso alle
emozioni poco prima senza nome, rivela l’ironia della situazione.
“Non c’è un momento della mia vita che non sia legato ai superpoteri. Anche
qui, mi trovo a parlare con uno psicoterapeuta trasformato dai raggi Gamma. Anche
il più innocente tentativo di un’esistenza normale mi sbatte in faccia la
realtà! Non lo trova buffo?”
“E odi Reed per questo?”
“Sì… No. Forse odio ciò che rappresenta, ma non l’uomo, che amo con tutto il
cuore. E odio me stessa.”
“Mannequine…”
“Quella bestia mi fa paura, paura di quello che posso fare, di ciò che succede
al mio corpo… Ho liberamente scelto di diventare una dei Fantastici Quattro? Di
certo non ho chiesto di essere irradiata dai raggi cosmici. Conoscevo i rischi,
però e li sottovalutai. Da allora sono maturata con la consapevolezza che ciò
che sono è dipeso dalle mie azioni e dalle mie scelte. Ma a volte questa
responsabilità pesa come un macigno.
Far parte dei Fantastici Quattro esige un prezzo altissimo. Non ho più la
possibilità di crescere in me una nuova vita e ogni volta che guardo mio figlio
Franklin non riesco a scacciare l’idea di poter perdere anche lui! E’ così
piccolo e fragile e ha quei poteri spaventosi… L-lui non ha potuto
scegliere.”
“Non c’è miglior posto della sua famiglia in cui crescere sentendosi protetto e
amato.”
“Sì… è la sfida più difficile e bella che i Fantastici Quattro abbiano mai
affrontato.”
“Pensa di perderla?”
“Penso che Franklin abbia dei genitori e degli amici che ce la stanno mettendo
tutta… Nonostante tutto siamo i Fantastici Quattro.”
Il molo
4.
Dall’esterno sembrano dei capannoni come tutti gli altri, li nei pressi del
porto di New York. E’ da pochi mesi, però, che chiunque nella grande mela sa
che il numero quattro è la nuova casa della famiglia più incredibile del
pianeta, i Fantastici Quattro.
“Sarebbe un grande idea quella, Leo! Pensa, chi altri potrebbe recitare il
ruolo della Torcia Umana meglio di Leonardo Di Caprio?” Johnny Storm sprofonda
nella poltrona ergonomia autoadattabile, mentre spulcia veloce il copione
cinematografico che tiene sulle gambe e parla al telefono con l’altra parte
degli Stati Uniti “Donne, motori, donne, luci della ribalta, avventure e ancora
donne… Dopo che Jimmy ha mollato il film di quello sfigato del mio amico, ha pensato
bene di scrivere dei migliori, cioè noi, gli FQ! Ho qui un abbozzo del copione,
è fantastico! Te lo mando via e-mail, allora?… Ok, grande! Oh sì, sicuro, anche
Jimmy sarà contento di lavorare ancora con te…”
“Ehi, fiammiferino. Guarda che se non urli, Leo ti sente benissimo lo stesso.
Sarebbe questo un esempio da dare al ragazzo?”
Il ragazzo è Franklin Richards, il biondo mezzo punto in più del fantastico
quartetto. Davanti ai 32 pollici del televisore al plasma, Franklin aspetta la
prossima mossa della Cosa al suo videogioco preferito.
“Attento zio Benji che ti fai fregare!”
“Ecche cav… Uhmf!”
Quattro dita rocciose non sono l’ideale per maneggiare un joypad, ma Benjamin
Grimm, la Cosa, non direbbe mai di no al suo nipote preferito. E poi, non
vorrebbe darlo a vedere all’amico Johnny, ma si diverte anche lui come un
bambino. E non ci sta a perdere.
“Dovevi schivare i dischi di Wizard o difenderti con il campo di forza e poi
colpirlo con le palle invisibili, come fa mamma. Dai zio Ben, non è poi così
difficile.”
“E che mi ha distratto tuo zio Johnny, Frankie. Che dici, iniziamo un’altra
partita?”
“Ok, tanto da solo non mi va di andare avanti. Perché stavolta non pigli il tuo
personaggio, zio? Così sei più abituato, no?”
“Ehm… ma, non so Frankie, anche in un videogame… Preferirei riprendere Suzie o
mi potrei sforzare e prendere la testa calda, magari, eh?”
“Se vuoi ti lascio fare papà e io prendo te, ok? Faccio io lo zio arancione più
forte del mondo!”
Il sorriso di Franklin è contagioso ed è qualcosa per cui vale la pena essere
un mostro arancione, pensa Ben, *Potrei anche smetterla una buona volta di
piangermi addosso. Ma guarda chi dà lezioni a chi adesso…*.
Sotto la
superficie del molo 4, si nascondono le meraviglie che fanno dei suoi abitanti
delle persone fantastiche. In una dimensione di spazio-tempo convenzionale
limitato, il luogo fisico chiamato tesserato, si estende oltre lo spazio 3d.
Qui nei laboratori sotterranei si trovano dispositivi scientifici e macchinari
tecnologicamente all’avanguardia. Non lontano da essi è il loro creatore, la
mente più brillante dl pianeta, Reed Richards, alias Mr. Fantastic, il leader
riconosciuto degli FQ.
Alle prese con un progetto a lungo elaborato, ma solo ultimamente sperimentato,
Reed fa quello che sa fare meglio: pensa.
Tra una serie di microcircuiti assemblati all’interno di una struttura
metallica collegata a potenti mainframes, circondato da monitor sciorinanti
intricati algoritmi matematici, gli occhi che si muovono indipendenti come
quelli di un camaleonte, tenendo costantemente sotto controllo i dati sugli
schermi, Reed immagina che la sua ultima creazione sarà una sorpresa per tutta
la famiglia. Manca ormai poco e un piccolo robot dotato di una I. A.
avveniristica, un sofisticatissimo nuovo compagno di giochi per la persona che
ama di più al mondo, suo figlio Franklin, avvierà da solo le subroutines di
sistema per la prima volta.
Richards è solito isolarsi dal resto del mondo quando lavora ininterrottamente
da giorni, ma non lo è da tutto ciò che può accadere all’interno del
laboratorio. Esiste un congegno, una sorta di radio faro che segnala una
qualsiasi sovrapposizione, contatto o giustapposizione dimensionale tra diverse
realtà del multiverso, potenziale minaccia o meno che sia. E’ quel dispositivo,
sempre attivo, che ancora una volta lancia un segnale d’allarme che allerta i
riflessi sempre pronti di Mr. Fantastic. Quando Reed si avvicina al congegno,
questi ha determinato la natura dell’intrusione dimensionale, l’originale
struttura energetica di campo e la sorgente di tale manifestazione.
Quello che legge non gli piace per niente. Mr. Fantastic, braccia conserte, una
mano a stuzzicarsi la barba incolta, alza un sopracciglio e si concentra; fa
quello che sa fare meglio: pensa.
Sue
Richards, alias la Donna Invisibile, giunge a casa.
Sull’uscio d’ingresso del molo 4 le danno il benvenuto le gioiose risate
fragorose di Franklin e del suo migliore amico Ben provenienti dalla zona
ricreativa. Come d’incanto, le rimuginanti preoccupazioni che l’hanno accompagnata
durante la lunga passeggiata senza meta che ha procrastinato di qualche ora il
suo ritorno in famiglia, sono spazzate via.
A meno
di un isolato dal molo 4.
Nei pressi di una serie di docks fatiscenti, testimonianza dei tempi in cui il
mercato portuale viveva di un’attività frenetica, l’accumularsi insolito di
energia elettrostatica ionizza un’aera del raggio di 4 metri. Azzurri archi
voltaici scaricano la loro potenza contro pareti di cemento e tralicci di ferro
scoperti dal centro di una sfera di pura energia che va formandosi. All’interno
di essa due figure rannicchiate su se stesse si materializzano. Alzati sulle
gambe, un uomo e una donna incappucciati e coperti da lunghi mantelli si
guardano intorno.
“Distorsione di campo causale replicata con successo e in via di esaurimento.
Download di sistema completato con successo. Tutti i parametri operativi e
funzionanti a livello ottimale.” Un’ultima scarica elettrostatica passa loro
vicino; ciò che resta di un’ingiallita pagina di un vecchio giornale prende
fuoco e le sue ceneri si perdono nella brezza serale “Ci siamo! Banda portante
del segnale d’energia del computer integrato nel costume di Reed Richards
riallineata. Pronta a intercettarne la sorgente.”
“Esemplare appoggio tattico, Rosetta, ma non ce ne sarà bisogno. Forzare lo
spazio-tempo si è rivelato più vantaggioso del previsto. La fortuna aiuta gli
audaci, guarda.” Alto sopra le loro teste, misteriosamente non caldo, benché
vicino, un luminoso quattro di fuoco riempe il cielo.
La maschera di ferro abbassata, le fornaci sulle spalle crepitanti d’energia,
Lockdown, il poliziotto di Shadow City è un segugio senza guinzaglio sulle
tracce della preda.
* * *
COME UNA
COSA CADUTA DAL CIELO.
Sulla banchina del molo 4, a un passo dai segreti del QG dei Fantastici
Quattro.
"E' frustrante! Un'interferenza elettromagnetica modulare autoadattante
rende inutile qualsiasi scansione della struttura, Lockdown. Siamo ciechi e
sordi. Stiamo camminando su un campo minato e non sappiamo dove mettere i piedi."
Rosetta Stone è gli occhi e le orecchie digitali di Lockdown, il poliziotto di
Shadow City. Insieme formano una coppia di solitari detective tecnologici
infallibili. La loro prima regola: conosci il tuo nemico meglio di se stesso,
se non corri rischi, eviti le sorprese.
"Il quattro di fuoco si è spento e Stormy Sue è entrata nel molo da un po'
ormai. E' ovvio che Richard Reed ci sta aspettando, Rosetta. E' l'unico uomo in
grado di dimostrarsi una sfida stimolante le mie capacità.. Riconosco la
strategia che predilige, posizionare sulla scacchiera tutti i pezzi per
arrivare con le giuste mosse successive allo scacco matto. Una sfida che la
prima volta è finita in stallo."
"Non dirmi che abbiamo giocato al piccolo scienziato pazzo replicando le
energie caotiche della mutante Scarlet per giungere qui, spinti da uno slancio
di testosterone, solo per porre rimedio al tuo ego ferito."
Lockdown distoglie lo sguardo, fino a quel momento fisso sul QG dei FQ, e
afferrandola alle spalle, risponde serioso, intimorendola come mai prima d'ora
"Non cercare anche tu di nascondere la verità, quello che veramente senti!
C'è qualcosa che non va in me, in noi, forse in tutta Shadow City!
Ora vedi di non distrarti. Coprimi le spalle, il tempo delle parole è
terminato, è il momento di agire."
“Benvenuto nella squadra, allora. Dai urla con me: è tempo di distruzione!”
La Cosa, lasciata cadere da Johnny Storm, piomba come un proiettile sparato
dall'alto tra i campioni di Shadow City.
Lockdown evita l'impatto agilmente, ruotando su se stesso e andando a fermarsi
spalle contro il muro del molo. Rosetta non è altrettanto veloce, coinvolta nel
terremoto circoscritto dalla caduta di Ben Grimm, perde l'equilibrio e il
contatto con la terra sotto i piedi. Con un tuffo poco graziato segue lo
slancio del nipote preferito di Zia Petunia giù nelle acque gelide di un
inoltrato autunno newyorkese.
GAMBETTO DI DONNA.
Il segugio della Zona Negativa tenta invano di raggiungere l'amica, la sua
strada è sbarrata dalle colonne di fuoco innalzate dalla Torcia Umana
tutt'intorno al molo.
“Hai commesso l'errore più grosso della tua vita, Lockdown. Sfidare i
Fantastici Quattro a casa loro e credere di vincere. Lo troverei divertente, se
non mi fossi così antipatico.” La Torcia fa avanzare le lingue di fuoco
intensificandone la fiamma e impedendo a Lockdown di oltrepassarle.
“Bella mossa davvero Johnny, l'attacco è sempre la miglior difesa. Dubito però
che sia una tua idea disorientarmi separandomi da Rosetta con l'intervento
dell'impetuoso Grim, come quella di permettermi di avvicinarmi al molo
indisturbato, ma questo piccolo vantaggio non mi coglie impreparato… Reed!?”
Il muro cui è appoggiato Lockdown diventa fluido ed elastico tanto da
imbrigliare il vigilante nelle sue maglie. Una volta immobilizzato, dal muro di
gomma due grossi occhi, seguiti dal naso e dalla bocca prendono la forma del
volto di Mr. Fantastic.
“Ricambio i complimenti per l'intuizione, Lockdown. E' mia intenzione non
lasciarti un attimo di respiro. Sorprenderti al tal punto da distrarti
t'impedirà di elaborare un piano d'azione efficace per neutralizzarci.”
“So quali abilità speciali possedete. So come interagite in gruppo. Posso
capire quali mosse mettete in pratica nelle diverse situazioni. Ho già
combattuto questa battaglia decine di migliaia di volte nella mia mente. E ho
sempre vinto.”
“Voi intrepidi capi avete la tendenza ad amare un po' troppo la vostra voce,
senza offesa Reed” Il quarto componente del fantastico gruppo entra in scena
quando la Donna Invisibile si materializza davanti a Lockdown “Il più delle
volte è un vizio innocuo, per tua sfortuna però il livello d'ossigeno nella
bolla che ti circonda la testa cala… Sogni d'oro...”
SACRIFICIO DI REGINA
“Sue, Reed!” nella voce della Torcia la sorpresa si perde nella paura. Spiazzato
dalla nuova piega presa dagli eventi e senza la fiamma a sostenerlo, il più
giovane dei FQ cade a terra avvolto da una densa gelatina trasparente che gli
impedisce la combustione. Con la prontezza affinata in mille battaglie, Sue
Storm ferma a mezz'aria la caduta del fratello e lo deposita delicatamente
sull'asfalto del molo, tramite uno scivolo invisibile.
“Non sei l'unica a mozzare il fiato, cara!” Ribaltando l'esito di uno scontro
che pareva già deciso, armata di un enorme fucile futuristico dal caricatore a
forma di boccia per l'acqua e di un portentoso maglio irradiante energia,
Rosetta Stone riemerge da dove era precipitata sostenuta da propulsori inseriti
nella tuta da combattimento. Con la mano destra guantata sostiene a mezz'aria
il peso morto di Ben Grimm, privo di sensi e sotto lo sguardo impietrito degli
FQ lo scaglia lontano lungo la baia “Quella addosso alla Torcia è una creatura
liquida della Zona Negativa, Stormy Sue. Si nutre d'acqua e vive nell'acqua. Se
non vuoi che disidrati Johnny ti consiglio di darti una mossa.”
E' una scelta scontata, Sue abbandona la presa su Lockdown e l'idea di
soccorrere la Cosa e si precipita su Johnny concentrando un raggio di campo
invisibile sulla creatura disperdendola in una miriade di gocce d'acqua, subito
contenute all'interno di un campo di forza, dove essa può reintegrarsi sotto
controllo.
Ritenendo eliminato l'effetto rivolge la sua attenzione alla causa. Come una
madre ferita affronta la vigilante di Shadow City. *Non sarà uno
scontro tra forze brute* pensa *per replicare la sua efficacia e
mettermi K.O. come ha fatto con Ben il guanto deve essere alla portata
dell'oppositore.* E' un'opportunità che non vuole concederle, non se da quella
distanza un inarrestabile colpo invisibile pone fine al duello prima che inizi.
Con un semplice pensiero attive le sue cellule mutate dai raggi cosmici, ma
l'esito, scopre con orrore, non è quello che si aspettava. Con un urlo di
disperazione Sue Storm perde il contatto con la realtà.
SCACCO AL RE
Nel frattempo la lotta tra Lockdown e Reed giunge ad una risoluzione.
“Dal momento che mi hai intrappolato col tuo corpo elastico ho potuto leggere
le tue intenzioni e agire di conseguenza, Richards” In un duello di forza e
abilità, scambiandosi perfetti colpi marziali e giganteschi pugni, Lockdown
sfugge alle spire di Mr. Fantastic e gradualmente i suoi attacchi raggiungono
più frequentemente il bersaglio “Avvolgendomi con un'ampia superficie del corpo
ti sei esposto al contatto prolungato con microspore contenenti pacchetti di
nanosonde cosparse su tutta la mia tuta da combattimento. Intervenendo a
livello subatomico le nanosonde si sono attivate interfacciandosi con le
molecole instabili del tuo costume. Modificandone l'integrità strutturale
quanto basta per permettere loro di arrivare ad aggredire la tua pelle,
attraverso l'epidermide, stanno già circolando nel tuo sangue.
“Le nanosonde agiscono sul sistema nervoso centrale inibendo le funzioni
motorie muscolari. L'indurti a continuare ad allungarti in un corpo a corpo t'impedisce
di ripristinare la forma originaria. Richard Reed presto sarai affetto da
sclerosi multipla avanzata!”
Reed avverte sempre più la fatica a controllare i muscoli speciali del suo
corpo, via via più pesanti e insensibili.
“Non mi chiamo fuori facilmente, Lockdown. Ho programmato il computer integrato
nel mio costume affinché scaricasse, utilizzando le nanosonde come cavallo di
troia vettoriale, un virus tecnorganico antagonista. Chi di noi due si adatterà
più velocemente agli attacchi dell'altro uscirà vincitore!”
“Un mossa astuta. Nulla che io non avessi previsto, però. Non ho sottovalutato
l'interferenza elettromagnetica di poco fa, Reed. Ho chiesto a Rosetta di
lanciare un algoritmo per decodificare la spettrografia di quel campo. Da
subito hai tentato di ritorcerci contro la tecnologia che ti avrebbe sconfitto.
Ti riconosco come mio pari, ma è stato tutto invano, non è vero Rosetta?”
“Ben detto intrepido capo! Ho trovato nella matrice energetica del campo un
sofisticatissimo software base per riprogrammare le nanosonde delle nostre
tute. L'ice nero di coda all'algoritmo ha cancellato il virus di Reed nella mia
tuta come adesso sta facendo con la tua. A questo punto nulla può ostacolare le
nanosonde.”
Come una condanna, con un'espressione vacua ed ebetita il leader degli FQ
avverte di aver perso la gara contro il tempo. Alla vista che anche l'amata è
alla mercé dell'avversario, le parole di Rosetta Stone scendono implacabili su
di lui. Irriconoscibile in un corpo umano, crolla al suolo in un ammasso amorfo
gommoso. “N-no, Sue…”.
Lockdown tronfio contempla la caduta uno ad uno dei Fantastici Quattro.
*Giustizia è fatta. Tutto ritornerà come prima.*
“Come avevi previsto, Lockdown, Stormy Sue ha racchiuso in un campo di forza la
creatura senziente per salvare il fratello” La Stone cede al partner il
particolare fucile contenente il liquido con cui ha aggredito la Torcia Umana e
la Donna Invisibile, insieme al guanto con cui ha sorprendentemente messo K.O.
la Cosa “Non ha minimamente sospettato che fosse un software liquido
omeopatico. Ritorcendole contro il suo formidabile potere, il campo energetico
invisibile ha metabolizzato il liquido passando allo stesso tempo le
informazioni in esso contenute: la matrice dello spettro-aura di Mannequin che
abbiamo scaricato dal nostro data base le ha indotto l'allucinazione di essere
tornata quel mostro…”
“E non ha retto allo stress, come supponevo. E' stato uno scontro speculare,
Rosetta. Reed l'aveva brillantemente capito ed ha agito di conseguenza. Ha
cercato in tutti i modi di disorientarci, ma lasciare a te il compito di
battere Grim con il guanto di Blastaar ha colluso coi suoi piani.”
Lockdown si avvicina a Mr. Fantastic ancora cosciente, ma inerme “Ho affrontato
le miei paure e le ho sconfitte Reed. Da questo momento tutto ritorna come
prima!”
“C-ci puoi sc-scommetere…” un esile filo di voce viene bruscamente spento dal
pugno vendicativo del campione del Shadow City.
UN'ALTRA PARTITA?
Sulla banchina del molo 4, a un passo dai segreti del QG dei Fantastici Quattro.
"E' frustrante! Un'interferenza elettromagnetica modulare autoadattante
rende inutile qualsiasi scansione della struttura, Lockdown. Siamo ciechi e
sordi. Stiamo camminando su un campo minato e non sappiamo dove mettere i
piedi."
Rosetta Stone è gli occhi e le orecchie digitali di Lockdown, il poliziotto di
Shadow City. Insieme formano una coppia di solitari detective tecnologici
infallibili.
"Il quattro di fuoco si è spento e Stormy Sue è entrata nel molo da un po'
ormai. E' ovvio che Richard Reed ci sta aspettando, Rosetta. E' l'unico uomo in
grado di dimostrarsi una sfida stimolante le mie capacità.. Riconosco la
strategia che predilige, posizionare sulla scacchiera tutti i pezzi per
arrivare con le giuste mosse successive allo scacco matto. Una sfida che la
prima volta è finita in stallo."
Ora vedi di non distrarti. Coprimi le spalle, il tempo delle parole è
terminato, è il momento di agire."
“Benvenuto nella squadra, allora. Dai urla con me: è tempo di distruzione!”
La Cosa, lasciata cadere da Johnny Storm, piomba come un proiettile sparato
dall'alto tra i campioni di Shadow City.
Lockdown ruotando su se stesso agilmente va a fermarsi spalle contro il muro
del molo. Rosetta non è altrettanto veloce, coinvolta dalla caduta di Ben
Grimm, perde il contatto con la terra sotto i piedi e con un tuffo poco
graziato segue lo slancio del nipote preferito di Zia Petunia giù nelle acque
gelide di un inoltrato autunno newyorkese.
“Hai commesso l'errore più grosso della tua vita, Lockdown. Sfidare i
Fantastici Quattro a casa loro e credere di vincere. Lo troverei divertente, se
non mi fossi così antipatico.”
La Torcia Umana innalza delle lingue di fuoco tutt'intorno al molo, impedendo a
Lockdown di oltrepassarle.
“Bella mossa davvero Johnny, l'attacco è sempre la miglior difesa, ma questo
piccolo vantaggio non mi coglie impreparato. So quali abilità speciali
possedete. So come interagite in gruppo. Posso capire quali mosse mettete in
pratica nelle diverse situazioni. Ho già combattuto questa battaglia decine di
migliaia di volte nella mia mente. E ho sempre vinto.”
“Qui non siamo a Shadow City, guerrafondaio! Ti abbiamo mollato nella Zona
Negativa perché avevamo cose più urgenti da fare. Reed ti ha già sconfitto una
volta, non mi sembra la musica sia cambiata, non ti pare? Perché non te ne sei
rimasto buono buono a continuare a giocare al poliziotto hi-tech in quel tuo
video game virtuale che è il tuo mondo?”
“Proprio perché fa parte del gioco, Johnny, non può venire meno alla sua
natura.”
Il muro cui è appoggiato Lockdown diventa fluido ed elastico tanto da
imbrigliare il vigilante nelle sue maglie. Una volta immobilizzato, dal muro di
gomma due grossi occhi, seguiti dal naso e dalla bocca prendono la forma del
volto di Mr. Fantastic.
“Cosa… Reed?!” La sicurezza sin li ostentata da Lockdown inizia a cedere sotto
i colpi di una strana sensazione ai confini della consapevolezza.
* * *
All'interno
del molo 4.
La
Cosa, l'ennesimo sigaro in bocca, cammina irritato da una parte all'altra di un'ampia
stanza nei sotterranei del complesso residenziale degli FQ in cui si sviluppa
pandimensionalmente lo spazio tesseratto. La Torcia Umana, apparentemente
rilassata, osserva ironicamente l'espressione imbronciata dell'amico di pietra
comodamente coricato a mezz'aria su un divano d'aria calda.
"Mi
chiedo cosa sia peggio, vecchio mio. Continuare ad appestarmi col puzzo di quei
sigari o sentire i gorgheggi della tua
bella voce."
"Te
lo dico io cose c'è di peggio, testa calda. Rimanere qua con le mani in mano ad
aspettare cosa? Di essere presi di
nuovo a calci in culo?"
"Andiamo
Ben, non piace anche a me questa situazione lo sai, ma così vuole il boss, no?
Ha mai sbagliato?"
"Uhm...
Meglio che stai zitto, potrei avere bisogno di un pungiball nel frattempo. Ah,
non resisto più, come mi prudono le mani!"
"Attento
a ciò che desideri Benjamin Jacob Grimm, come si suol dire potrebbe
avverarsi." Un'ironica Susan Storm Richards, la Donna Invisibile,
raggiunge i due membri del fantastico quartetto sulla soglia del laboratorio,
al cui interno Reed Richards, Mr. Fantastic, è impegnato a trovare una
soluzione alla nuova minaccia alle porte. Con sé, in braccio, Franklin
sogghigna allo sguardo incerto dello zio arancione.
Come
in risposta le pareti del laboratorio si aprono e il volto di Reed
dall'espressione attenta e fiduciosa che vi fa capolino invita i curiosi, gli
spazientiti e i divertiti ad entrare. "Dal momento che ho registrato
l'inconfondibile traccia di una porta aperta tra la nostra dimensione e la Zona
Negativa, Lockdown e Rosetta Stone, saranno a pochi metri dal molo. Giusto il
tempo di ultimare la controffensiva adeguata, se i miei sospetti su Shadow City
sono esatti. Muoviamoci, indossate questi e tu, Johnny lancia un segnale di
fuoco sopra il molo. A noi la prima mossa."
***
RIMBALZO
NUMERO DUE.
–
MATRICE STOCASTICA OPERATIVA -
RANDOM:
DISSONANZA CRONONALE ESTRAPOLATA.
CONFIGURAZIONE
SPAZIOTEMPORALE CORRETTA E AGGIORNATA.
Sulla banchina del molo 4, a un
passo dai segreti del QG dei Fantastici Quattro.
Lockdown e Rosetta Stone
attaccano i FQ a casa loro, ma Reed e compagni li aspettavano e anticipano le
loro mosse approfittando dell’elemento sorpresa.
La sua partner precipitata
nell’Hudson dopo lo scontro con la Cosa, di fronte a sé le impenetrabile fiamme
evocate dalla Torcia Umana, il giustiziere di Shadow City si trova intrappolato
spalle al muro della nuova dimora dei FQ.
“Qui non siamo a Shadow City,
guerrafondaio! Ti abbiamo mollato nella Zona Negativa perché avevamo cose più
urgenti da fare. Reed ti ha già sconfitto una volta, non mi sembra la musica
sia cambiata, non ti pare? Perché non te ne sei rimasto buono buono a
continuare a giocare al poliziotto hi-tech in quel tuo video game virtuale che
è il tuo mondo?”
“Proprio perché fa parte del
gioco, Johnny, non può venire meno alla sua natura.”
La parete cui è appoggiato
Lockdown diventa fluida ed elastica tanto da imbrigliare il vigilante nelle sue
maglie. Immobilizzato, dal muro di gomma due grossi occhi, seguiti dal naso e
dalla bocca prendono la forma del volto di Mr. Fantastic.
“Cosa… Reed!? Non crederai di
sorprendermi! So quali abilità speciali possedete. So come interagite in
gruppo. Posso capire quali mosse mettete in pratica nelle diverse situazioni.
Ho già combattuto questa battaglia decine di migliaia di volte nella mia mente.
E ho sempre vinto.”
“Non dubito delle tue abilità,
Lockdown, anzi le tue parole non fanno altro che confermare le miei ipotesi.”
“Cosa stai insinuando?” La
sicurezza sin li ostentata da Lockdown inizia a cedere sotto i colpi di una
strana sensazione ai confini della consapevolezza.
“Ho visto coi miei occhi la
menzogna che è Shadow City: un sipario virtuale dietro le cui quinte milioni di
persone in stasi criogenica sono interfacciate in rete e vivono un illusorio
inganno alimentato dalle loro fantasie. Inganno cui tu e Rosetta siete
consapevoli custodi!”
“Quello che tu chiami con
disprezzo “inganno”, per noi non è un gioco! I nostri corpi, i nostri pensieri,
le nostre emozioni non sono meno reali di quelli in deprivazione sensoriale!
Shadow City è tutto ciò che desideriamo!”
“Come sospettavo, pur cogliendo
il cambiamento in atto, non sei in grado di formulare le domande giuste per
arrivare alle risposte esatte. Ti sei mai chiesto, Lockdown, qual è il tuo
ruolo in tutto questo?…”
"Assicuro che tutto sia
giusto... fuori e dentro... so ciò che deve essere fatto. E' sempre stato così
e voglio che continui tutt'ora! Ho già combattuto questa battaglia decine di migliaia
di volte nella mia mente. Nessuno sfugge al segugio di Shadow City. Ho sempre
vinto…
“…Ma poi siamo arrivato noi, i
FQ e le cose sono cambiate e tu non sei stato aggiornato!" Il quarto componente
del fantastico gruppo entra in scena quando la Donna Invisibile si materializza
davanti a Lockdown "Voi intrepidi capi avete la tendenza ad amare un po'
troppo la vostra voce, senza offesa Reed. Il più delle volte è un vizio
innocuo, per tua sfortuna però il livello d'ossigeno nella bolla che ti
circonda la testa cala... Sogni d'oro..."
“Sue, Reed!” nella voce della
Torcia la sorpresa si perde nella paura. Spiazzato dalla nuova piega presa
dagli eventi e senza la fiamma a sostenerlo, il più giovane dei FQ cade a terra
avvolto da una densa gelatina trasparente che gli impedisce la combustione.
“Non sei l’unica a mozzare il
fiato, cara!” Ribaltando l’esito di uno scontro che pareva già deciso Rosetta
Stone riemerge da dove era precipitata, sostenuta da propulsori inseriti nella
tuta da combattimento.
…
RIMBALZO
NUMERO TRE.
–
MATRICE STOCASTICA OPERATIVA -
RANDOM:
DISSONANZA CRONONALE ESTRAPOLATA.
CONFIGURAZIONE
SPAZIOTEMPORALE CORRETTA E AGGIORNATA.
Sulla banchina del molo 4, a un
passo dai segreti del QG dei Fantastici Quattro.
Grazie alle incredibili capacità
cognitive Lockdown, in picosecondi, ha calcolato ogni possibile sequenza di
azioni derivante dalla configurazione di tutte le variabili presenti in quel
momento nella situazione. Adottando la sequenza destinata alla vittoria, ha
annullato il vantaggio tattico di Reed ritrovandosi ad un passo dal successo.
Durante lo scontro…
“Sue, Reed!” nella voce della
Torcia la sorpresa si perde nella paura.
Rosetta Stone riemerge da dove
era precipitata sostenuta da propulsori inseriti nella tuta da combattimento.
Sotto lo sguardo impietrito degli FQ, con la mano destra guantata sostiene a
mezz’aria il peso morto di Ben Grimm, privo di sensi e con l’altra mano, armata
di un strano fucile a pompa, spara un’amorfa massa liquida, colpendo in pieno
volto la Torcia. “Quella addosso alla Torcia è una creatura liquida della Zona
Negativa, Stormy Sue. Si nutre d’acqua e vive nell’acqua. Se non vuoi che
disidrati Johnny ti consiglio di darti una mossa.”
Sue abbandona la presa su
Lockdown e l’idea di soccorrere la Cosa e si precipita verso il fratello
concentrando un raggio di campo invisibile sulla creatura disperdendola in una
miriade di gocce d’acqua, subito contenute all’interno di un campo di forza,
dove essa può reintegrarsi sotto controllo. Il liquido non si comporta come
tale e non occupa lo spazio della sfera invisibile. Sia Susan, sia Rosetta
osservano sorprese la massa gelatinosa, che come un serpente che si morde la
coda gira vorticosamente su se stessa cambiando continuamente forma, ora in un
otto rovesciato, ora in un due cerchi più piccoli che danno vita ad altri due
otto rovesciati. Questi si spezzano al centro realizzando quatto cerchi ancora
più piccoli destinati a mutati celermente in altri quattro otto rovesciati e
via così, ciclicamente.
Rivolgendo l’attenzione a quella
che ritiene la causa, la Donna Invisibile affronta la vigilante di Shadow City.
Con un semplice pensiero attive le cellule del proprio corpo mutate dai raggi
cosmici, ma l’esito, scopre con orrore, non è quello che si aspettava. Il
raggio di energia previsto viene inibito da un urlo di disperazione; Sue Storm
perde il contatto con la realtà e crolla a terra.
Sconfitta la Donna Invisibile
Rosetta Stone si riunisce al partner, nell’istante in cui con un micidiale
pugno Lockdown finisce l’ormai esile resistenza di un deforme Mr. Fantastic.
“Ritorcendole contro il suo
formidabile potere, il campo energetico invisibile di Stormy Sue ha
metabolizzato il liquido passando allo stesso tempo l’informazione in esso
contenuto: la matrice dello spettro-aura di Mannequin che abbiamo scaricato dal
nostro data base le ha indotto l’allucinazione di essere tornata quel mostro…”
“… E non ha retto allo stress,
come supponevo. Ho affrontato le miei paure e le ho sconfitte. Da questo
momento tutto ritorna come prima!”
"E' strano, però..."
"Cosa, Rosetta."
"Prima di essere assorbito,
il biosoftware liquido ha assunto forme mai viste prima. Sue non avrebbe dovuto
accorgersi della trappola in tempo per tentare di resistere...”
“Che tipo di forma?”
“Un… otto rovesciato.”
…
RIMBALZO
NUMERO QUATTRO.
–
MATRICE STOCASTICA OPERATIVA -
RANDOM:
DISSONANZA CRONONALE ESTRAPOLATA
CONFIGURAZIONE
SPAZIOTEMPORALE CORRETTA E AGGIORNATA
Sulla banchina del molo 4, a un
passo dai segreti del QG dei Fantastici Quattro.
Lockdown e Rosetta Stone hanno
varcato le dimensioni per vendicarsi di coloro che hanno minato le loro
esistenze: i Fantastici Quattro.
"E' frustrante! Un'interferenza
elettromagnetica modulare autoadattante rende inutile qualsiasi scansione della
struttura, Lockdown. Siamo ciechi e sordi. Stiamo camminando su un campo minato
e non sappiamo dove mettere i piedi."
“Analizzane lo spettro.”
“E’… è incredibile! Ho trovato
nella matrice energetica del campo un sofisticatissimo software base per
riprogrammare le nanosonde delle nostre tute! E’ un virus! Quel Richard è
proprio un genio, vuole ritorcerci contro la nostra stessa tecnologia per
sconfiggerci. Oh, ma fammi lanciare in coda al suo algoritmo un ice nero e
risistemo tutto com’era prima.”
…
***
All'interno
del molo 4.
"Questa
gommolo me la devi spiegare. Cosa sarebbero questi?" sbuffa la Cosa
alludendo al piccolo aggeggio metallico tra le dita.
"Campionatori
temporali, Ben."
La
Cosa osserva perplessa la strana fibbia metallica fissata alla cintura della
Torcia cambiare forma e divenire parte integrante del suo costume, invisibile
ad occhi indiscreti.
"Coraggio
Ben, immaginiamo cosa pensi e capisco come ti possa sentire, ma Reed li ha
completamene riprogettati, giusto caro?" La Donna Invisibile finisce di
allacciare uno copia dello stesso dispositivo al colletto di Franklin, così
come prima ha fatto con il suo costume.
"Sì,
l'idea originale era del Dottor Destino. Usò un paio di questi bracciali per
coinvolgermi in un duello nelle pieghe dello spazio tempo. Derivano dalla
stessa tecnologia alla base della sua macchina del tempo."
"Vuoi
dirci che sei andato a memoria per costruirli, Reed? Ah, siamo o non siamo i
numeri uno, eh cucciolo?" e Johnny lo sottolinea facendo l'occhiolino a
Franklin, il quale con serietà tutta paterna segue le rassicuranti istruzioni
della mamma.
"Già,
ci salvasti per il rotto della cuffia. E adesso vuoi anche tu farci ballare su
e giù per le lancette dell'orologio, giusto?" chiede Ben, ancora poco
entusiasta all'idea.
"Non
proprio vecchio mio" Mr. Fantastic riunisce il gruppo e passa
amorevolmente una mano sulla testa del figlio arruffandogli i biondi capelli
"Questo nuovo modello lavora all'unisono. Contemporaneamente attivati
generano una distorsione spazio temporale. Una sacca all'interno del
trascorrere del tempo, i cui eventi si susseguono circolarmente sulle sue
pareti. Caduti dentro la bolla si può uscire solo se gli eventi che hanno
portato alla sua generazione vengono disattesi."
"Oh
porca paletta, ma perché mi vengono in mente certe domande?"
***
RIMBALZO
NUMERO CINQUE.
–
MATRICE STOCASTICA OPERATIVA -
RANDOM:
DISSONANZA CRONONALE ESTRAPOLATA.
CONFIGURAZIONE
SPAZIOTEMPORALE CORRETTA E AGGIORNATA.
Sulla banchina del molo 4, a un
passo dai segreti del QG dei Fantastici Quattro.
Rosetta Stone si riunisce al
partner, nell’istante in cui con un micidiale pugno questi finisce l’ormai
esile resistenza di un deforme Mr. Fantastic.
“Ritorcendole contro il suo
formidabile potere, il campo energetico invisibile di Stormy Sue ha
metabolizzato il liquido passando allo stesso tempo l’informazione in esso
contenuto: la matrice dello spettro-aura di Mannequin che abbiamo scaricato dal
nostro data base le ha indotto l’allucinazione di essere tornata quel mostro…”
“… E non ha retto allo stress,
come supponevo. Ho affrontato le miei paure e le ho sconfitte. Da questo
momento tutto ritorna come prima!”.
“O mio Dio!” La voce le si
strozza in gola e un caleidoscopio d’immagini confuse, ricordi di esperienze
apparentemente non vissute, le balenano alla mente, quando ai piedi dei
vigilantes il corpo amorfo di Reed assume la forma di un gommoso otto
rovesciato “Un otto!” urla Rosetta.
“Rosetta, sembra tu abbia visto
un fantasma! Rilassati è solo una bizzarra postura assunta a causa
dell’atonicità muscolare.”
"E' strano, però..."
A udire quelle parole Lockdown
interrompe con fermezza l’amica. L’eloquio incerto e titubante di Rosetta, il
tono lieve di chi sta riflettendo su un’idea sopita, risveglia nel vigilante
una parte di sé che riconosce sua, seppure, allo stesso tempo gli sembra
giungere da lontano, da un altro tempo.
“Stai per dirmi che prima di
essere assorbito, il biosoftware liquido ha assunto forme mai viste prima.
Forme come quella del corpo senza volontà di Reed e che se fosse stata opera di
Sue, non avrebbe dovuto accorgersi della trappola in tempo per tentare di
resistere, non è vero? E’ quello che stai per dire!?…”
“S-sì… e-esattamente questo…” il
viso della Stone impallidisce, osserva sbalordita il partner: anche dai suoi
occhi traspare l’incredibile rivelazione
“Ma… ma non è successo, niente di ciò che hai detto è accaduto! I-io ricordo,
non so come, ma anche tu… Co-come fai a saperlo, Lockdown?”
Lockdown, perso ogni
riferimento, incapace di trovare un contatto col reale, avverte la struggente
sensazione che più volte l’ha tormentato durante il confronto con Mr.
Fantastic. Credeva di avere riparato ciò che non andava in lui, ma il corpo di
gomma ai suoi piedi pare di nuovo stravolgere ogni sua certezza. Confuso, con
difficoltà riesce a pensare ad una benché minima ipotesi interpretativa, la
precognizione che l’ha immobilizzato non reca con sé nessun dato di senso.
Afferra con rabbia la maschera
di gomma, il volto del suo avversario e con forza la porta di fronte a sé
“Richard, maledetto! Cosa diavolo sta succedendo, Richard… Rispondi, maledetto…
Rispondi!”
…
RIMBALZO
NUMERO SEI.
–
MATRICE STOCASTICA OPERATIVA -
RANDOM:
DISSONANZA CRONONALE ESTRAPOLATA.
CONFIGURAZIONE
SPAZIOTEMPORALE CORRETTA E AGGIORNATA.
Sulla banchina del molo 4, a un
passo dai segreti del QG dei Fantastici Quattro.
Il muro cui è appoggiato
Lockdown diventa fluido ed elastico tanto da imbrigliare il vigilante nelle sue
maglie. Una volta immobilizzato, dal muro di gomma due grossi occhi, seguiti
dal naso e dalla bocca prendono la forma del volto di Mr. Fantastic.
“Cosa stai insinuando Richard?”
La sicurezza sin li ostentata da Lockdown inizia a cedere sotto i colpi di una
strana sensazione ai confini della consapevolezza.
“Come sospettavo, pur cogliendo
il cambiamento in atto, non sei in grado di formulare le domande giuste per arrivare
alle risposte esatte. Ti sei mai chiesto, Lockdown, qual è il tuo ruolo in
tutto questo?…”
"Assicuro che tutto sia
giusto... giusto come dev'essere... fuori e dentro... so ciò che deve essere
fatto. E' sempre stato così e voglio che continui tutt'ora! Sono preparato ad
ogni evenienza, posso prevedere tutto. Ho già combattuto questa battaglia
decine di migliaia di volte nella mia mente. Nessuno sfugge al segugio di
Shadow City. Ho sempre vinto, ma... poi sei arrivato tu, Reed e le cose, in
qualche modo, sono cambiate…”
“Non dar loro retta, Lockdown!
Cercano di disorientarti a tal punto da impedirti di elaborare un piano
d’azione efficace per neutralizzarli!” Ribaltando l’esito di uno scontro che
pareva già deciso Rosetta Stone riemerge da dove era precipitata, sostenuta da
propulsori inseriti nella tuta da combattimento.
Lockdown al ritorno vittorioso
dell’amica non gioisce del vantaggio acquisito. E’ concentrato sul fiume di
pensieri in piena che gli invadono la mente. Una nuova classe di cognizioni gli
permettono d’avvicinarsi ad una percezione se non completa, molto più definita
del micromultiverso di situazioni sincrone che sta vivendo e di molti suoi
dettagli. Coglie un’assenza nella prevedibile sequenza lineare degli eventi
temporali, una cesura, rattoppata infinitesimalmente: la Donna Invisibile, la
sua sfera energetica. L’apertura simultanea di nuove connessioni mnemoniche in
parallelo investe la coscienza di conoscenze ipertemporali saturanti le sue
capacità di stoccaggio.
*Shock in prossimità* pensa
Lockdown, *Ma esiste la prossimità, quando la linearità viene meno?* infine
riprende a verbalizzare “Tu e i tuoi alleati siete diversi... Abbiamo provato a
catalogarvi nelle celle virtuali come gli altri, ma non vi siete asserviti a
Shadow City, non seguite le regole... Siete criminali e dovete essere catturati
e messi in prigione! Causa ed effetto, credevo fosse tutto qua! Non c'è
alternativa! Questa è la legge! Questo è il mio ruolo!"
Poi Rosetta spara alla Torcia.
…
RIMBALZO
NUMERO SETTE.
– MATRICE
STOCASTICA OPERATIVA -
RANDOM:
DISSONANZA CRONONALE ESTRAPOLATA.
CONFIGURAZIONE
SPAZIOTEMPORALE CORRETTA E AGGIORNATA.
“Richard, maledetto! Cosa
diavolo sta succedendo, Richard… Rispondi, maledetto… Rispondi! Ho affrontato
le miei paure e le ho sconfitte. Da questo momento tutto ritorna come prima!
Come prima, mi hai capito?”
“C-ci puoi sc-scommetere…”
sentenzia Mr. Fantastic
semicosciente “S-siete
rinchiusi all’interno di una bolla temporale. L’unico m-modo per uscirne e
lasciare che gli eventi procedano come de-devono… Tutto cambia, s-sei capace di
cambiare te stesso?…” l’esile filo di voce suona come un tamburo alle orecchie
di Lockdown. Il campione di Shadow City alza il pugno pronto per il colpo di
grazia, esita, ma poi agisce spegnendo vendicativamente le parole di Reed, ma
un pensiero si fa strada alla coscienza *io vinco sempre…*
…
RIMBALZO
NUMERO OTTO.
–
MATRICE STOCASTICA OPERATIVA -
RANDOM:
DISSONANZA CRONONALE ESTRAPOLATA.
CONFIGURAZIONE
SPAZIOTEMPORALE CORRETTA E AGGIORNATA.
Sulla banchina del molo 4, a un
passo dai segreti del QG dei Fantastici Quattro.
"E' frustrante!
Un'interferenza elettromagnetica modulare autoadattante rende inutile qualsiasi
scansione della struttura, Lockdown. Siamo ciechi e sordi. Stiamo camminando su
un campo minato e non sappiamo dove mettere i piedi."
“Analizzane lo spettro.”
“E’… è incredibile! Ho trovato
nella matrice energetica del campo un sofisticatissimo software base per
riprogrammare le nanosonde delle nostre tute! E’ un virus! Quel Richard è
proprio un genio, vuole ritorcerci contro la nostra stessa tecnologia per
sconfiggerci. Oh, ma fammi lanciare in coda al suo algoritmo un ice nero e
risistemo tutto com’era prima.”
*com’era prima…*
“Lockdown, mi hai sentita?”
“Lascia che il virus faccia il suo
corso, Rosetta.”
“Cosa ti prende? Le nanosonde si
stanno già riprogrammando per neutralizzare le nostre funzioni cerebrali.
Presto il nostro sistema nervoso sarà piatto se non lancio l’ice nero. Siamo
ancora in tempo per controbattere Richard!”
*Shock in prossimità, ma esiste
la prossimità, quando la linearità viene meno?* pensa
Lockdown, mentre sta dando coerenza ai sussurri ipertemporali del
micromultiverso, in cui adesso sa di essere rinchiuso.
“No! Perché è proprio quello che
ti direi di fare. E allora il tempo così come lo concepiamo si allungherà
finché i due estremi non collasseranno e ritorneranno a coincidere. ”E nel
frattempo che Lockdown metteva al corrente Rosetta delle azioni che li
avrebbero messi a confronto ai FQ, dall’indicare con precisione a quale parete
Mr. Fantastic si sarebbe sostituito al punto in cui sarebbe caduta in acqua
spinta dalla Cosa, lei rivedeva rinascere in lui la determinazione, la forza di
volontà e la sicurezza perdute.
“Troverei il modo di battere
Reed, vinceremmo sì, ma una battaglia, l’ennesima, non la guerra, non la
sensazione che qualcosa non va. Rivivere tutto come prima, di nuovo, non è la
soluzione giusta… questo intendeva Richard… E’ entrato a Shadow City e ha avuto
la forza di uscirne, cambiando le regole. Non posso essere da me, io, il
campione di Shadow City. Non mi resta che vedere le cose in modo diverso e
cambiare me stesso. Sai chi sono Richard, ora anche io lo so.”
“Lockdown …”
Tenendo affettuosamente nel
palmo delle mani il viso di Rosetta, dai suggestivi tratti egiziani, Lockdown
le porge un delicato bacio di perdono.
E poi il virus colpisce e i due
cavalieri di Shadow City stramazzarono al suolo, silenziosi, gli occhi vitrei,
la loro mente spenta.
La bolla scoppia.
VIRUS
ATTIVATO: RIPROGRAMMAZIONE MATRICE IN CORSO
–
MATRICE STOCASTICA DISATTIVATA -
DISSONANZA
CRONONALE SINCRONIZZATA
CONFIGURAZIONE
SPAZIOTEMPORALE CORRETTA E AGGIORNATA
BENVENUTI
AL TEMPO CORRENTE
***
COLLEGAMENTO SERVER EFFETTUATO.
RICONOSCIMENTO PROTOCOLLI. AUTORIZZAZIONE
EPSILON-ERIDANI.
BENVENUTO DOTT. RICHARDS!
APERTURA
DIRECTORY: ZONA NEGATIVA; FILES: SHADOW CITY/LOCKDOWN/STONE.
RICHIESTA LETTURA SINTESI CONCLUSIVA...
Shadow
City è un complesso sistema connessionista entro i cui parametri definiti
mediante un processo stocastico una moltitudine di variabili controllate
interagiscono per rappresentare una realtà che non scompare se non smetti di
crederci. E chi crede alla realtà della vita sono tredici milioni di persone
inconsapevoli, le cui menti interconnesse in un sistema artificiale
costruiscono un mondo di dati, informazioni, sensazioni ed emozioni
virtualmente reale.
Qualche
tempo fa una variabile esterna non prevista è entrata nel sistema. Per le
proprietà di un sistema aperto questa variabile, ha incontrato il sottosistema
di retroazione, la cui funzione è quella di garantire l’omeostasi originale
usando l’informazione d’uscita stessa aggiornata con l’inserimento della nuova
variabile come dato d’ingresso per far diminuire la deviazione all’uscita rispetto
ai parametri prestabiliti.
La
retroazione negativa neutralizzando i dati d’ingresso della variabile nuova
mantiene la stabilità del sistema, l’unico modo col quale la variabile esterna
poteva non essere neutralizzata era comportarsi secondo i parametri stabiliti,
in modo tale da amplificare i suoi stessi dati e produrre un cambiamento stando
al gioco stesso del sistema.
Quella
variabile esterna era Reed Richards. Il sistema di retroazione negativo sono
Lockdown e Rosetta. Shadow City è la rappresentazione del sistema.
…
COMPLETATO
***
Quartier Generale dei Fantastici Quattro.
Fuori dalla bolla temporale.
La situazione.
Sue Storm, Ben Grim e Johnny Storm osservano una scena che
non si sarebbero mai aspettati.
“Sono Lockdown, sono il poliziotto di Shadow City. Tu sei
la malattia e io sono la cura. Oh yeah,
baby!” Al centro del laboratorio scientifico Lockdown manaccia i
tre spettatori mimando una scarica di proiettili sparati da immaginarie pistole
dalle mani guantate.
“Ha preso qualche botta in testa più di te, vecchio!”
“Parla quello che ha il cervello in fiamme, bah! Io non ci
capisco più niente! Ma che, ha perso qualche rotella girando sulla ruota del
tempo?”
“Reed, è… è patetico! Di cattivo gusto.” L’imbarazzo misto
a divertimento dei ragazzi viene ripreso dall’espressione corrucciata della
Donna Invisibile. In risposta dal corpo immobile di Lockdown spunta il volto
preoccupato di Franklin in spalla al suo geniale papà, Mister Fantastic.
“Scusa mamma! Era uno scherzo.” Franklin le getta le
braccia al collo e il gesto viene ricambiato amorevolmente con un bacio
premuroso.
“Oh, tesoro… Ci sei riuscito. Ti chiedo io scusa, amore,
pensavo fosse papà e… beh, lo sai… non è che sia Jim Carey.”
“Preferisco Billy Cristal in verità.” Reed esce
completamente dal corpo immateriale del segugio di Shadow City, fa l’occhiolino
alla moglie e al figlio e orienta l’attenzione degli amici verso i veri corpi
di Lockdown e Rosetta Stone, distesi all’interno di trasparenti celle costantemente
monitorate da dispositivi di stasi.
“In parole povere gommolo.”
“Sono in uno stato di coma autoindotto per salvare il
salvabile al momento dell’attivazione di decriptaggio e scaricamento del loro
sistema di memoria a opera del virus che li ha infettati per poter uscire dalla bolla temporale e vincere l’ennesima
sfida.”
La Torcia si avvicina ai corpi dormienti “Prendi fiato,
cognato. Sistema di memoria? Reed, vuoi dire che… non sono esseri viventi?”
“Non esattamente Johnny. Sono forme di vita digitali, non
biologiche, questo sì.”
“Quando picchiano fanno male però” Mugugna la Cosa mentre
incuriosito immerge il ditone arancione nell’immagine di Lockdown “E’ questo
cos’è, un ologramma?”
“Una specie Ben, è una proiezione della personalità
digitale di Lockdown. Per studiarlo meglio” Aggiunge Reed aspettando la
reazione di Sue all’ultima affermazione.
“Lo puoi programmare ‘ma, è come un video gioco!” Franklin
riprende il suo spirito giocoso, ma Susan coglie l’implicazione nelle parole
del marito e capisce che anche Johnny è arrivato alla stessa conclusione.
“Allora non è ancora finita, vero Reed?”
“Non qui, Sue, no.”
“Ma noi abbiamo incontrato Lockdown e Rosetta anche al di
fuori della simulazione di Shadow City, Reed, ed erano esattamente come sono
ora. Non la fantasia di qualche programmatore occulto.”
“Esatto Johnny, capirai allora come essi siano delle forme
evolute degli stessi robot che ci hanno
imprigionato in Shadow City. Fanno parte del complesso sistema di controllo della
realtà virtuale che è Shadow City. Tanto complessi da identificarsi con gli
stessi uomini e donne cui hanno il compito di proteggere e badare nel loro
sonno elettronico fino a confondere la realtà con la fantasia.”
“Allora cosa vogliono da noi?”
“Sospetto che il nostro passaggio a S.C. abbia in qualche
modo forzato il sistema di controllo. Se ci pensate anche nella Zona Negativa
siamo riusciti a sfuggire all’attacco di Lockdown. In parole povere ha solo
fatto quello che deve fare per programmazione: rimettere le cose a posto e con
noi aveva un conto aperto.”
“Ok, rispediamoli al mittente e chiudiamo a chiave la
porta!”
“Non sarei così precipitosa, Ben. E tutte quelle persone
imprigionate in una menzogna?”
“Non hai tutti i torti Suzie, ma potrebbero essere fatti
loro e poi chi siamo noi per rivoltare
tutto come un calzino sporco?”
“Non dire idiozie, caprone! Siamo i Fantastici Quattro! E’
nostro dovere cambiare le cose in meglio!”
“Ah, chiudi quella bocca, ragazzo, non venire a fare la
paternale a me o mi accendo il sigaro col tuo di dietro! Non intendevo quello,
cioè che diritto abbiamo…”
“Ben, Johnny smettetela! Credo che questa la decisione sia
stata presa parecchio tempo fa, non è vero Reed?”
Il risoluto intervento della Donna Invisibile spegne sul nascere
le scintille. Reed in cuor suo ringrazia e ammira ancora una volta il ruolo e
la capacità di Sue di gestione dell’emotività del gruppo e valutata
attentamente ogni parola ne approfitta e conclude.
“Tesoro, ragazzi, il problema è critico e delicato. Se è
giusto quello che penso e non vedo a questo punto perché non dovrebbe esserlo,
volenti o nolenti non possiamo più chiamarci fuori. Non è un alibi per
rimandare considerazioni etiche e morali, ma il “programma” S.C. e il suo
sistema di controllo, Lockdown, per la loro specifica natura non soprassiedono
agli eventi che gli si parano davanti. E ne siamo stati tutti testimoni con
l’arrivo di Lockdown nella nostra dimensione. Con questo voglio dire che è
altamente probabile che Shadow City sia già in qualche misterioso modo alterata
dal nostro passaggio. Mandando indietro Lockdown e Rosetta non possiamo non
andare ad osservare quanto la variabile “Fantastici Quattro” in ingresso abbia
influenzato l’output del programma Shadow City.”
Tutti
e quattro si guardano l’un l’altra e il loro pensiero è uno solo.
“Molto bene ragazzi, all’interfaccia per la Zona
Negativa!” Le ultime parole, Susan le dedica al figlio “Franklin amore mio, per
questo viaggio non possiamo portarti con noi, ma contiamo su di te perché tu ci
aspetti al ritorno. Ti va di andare a trovare i signori Power per un po’? Puoi
portare il nuovo robot che ti ha costruito papà se vuoi.”
CONTINUA
PROSSIMAMENTE nella mini “MIRROR, MIRROR” sempre su questi schermi, sala “MarvelIT
Presenta…”
Note dell'autore
Gli FQ in un recente viaggio nella Zona Negativa, sono
capitati in una realtà distorta in cui erano conosciuti come il gruppo
criminale “Tetrade” e con i nomi di Richard Reed, Stormy Sue, Acciarino Johnny
e Grim Ben. I paladini della giustizia di questo nuovo mondo-città, Shadow
City, il dinamico duo Lockdown e Rosetta Stone, sono riusciti a richiuderli in
un carcere di massima sicurezza, salvo vederli fuggire grazie ad un astuto
piano di Reed. Fuggendo gli FQ hanno scoperto come in realtà Shadow City sia
una rappresentazione virtuale e i loro corpi altro non erano che contenuti
insieme a tutti gli altri abitanti della città in celle di stasi controllate da
robot.
Lo so, è uno smaccato plagio, o omaggio ;) a Matrix, ma il fumetto originale non
l'ho scritto io! E poi se avete notato, mi piacciono le citazioni!
Tutto ciò per far comprendere a chi non avesse gli albi relativi, del
particolare modo in cui Lock e Rosetta chiamano i nostri eroi :)